A seguito della individuazione di un caso di Peste Suina Africana in Piemonte, è necessario esercitare la più attenta sorveglianza del territorio, al fine di prevenire l'insorgenza di tale grave malattia virale che colpisce suini e cinghiali.
E' altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani.
Nessun caso è stato segnalato in Abruzzo, ma occorre prestare la massima sorveglianza sul cinghiale.
Pertanto, ogni Cinghiale trovato morto (anche a seguito di incidente stradale) ovvero abbattuto ma che mostrava ante mortem comportamenti anomali di qualsiasi tipo, deve essere segnalato alle competenti autorità (guardie venatorie, Polizia provinciale, carabinieri forestali, servizi veterinari delle AUSL localmente competenti).
Deve essere altresì segnalato il ritrovamento di carcasse parzialmente predate (lo stato di infezione aumenta la probabilità di predazione) o putrefatte, poiché il virus sopravvive alla completa decomposizione dell'ospite rendendo quindi sempre possibile una diagnosi di laboratorio.
I cacciatori devono inoltre:
- pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l'area di caccia;
- eviscerare i cinghiali abbattuti solo nelle strutture designate;
- evitare i contatti con maiali domestici dopo aver cacciato.
Le epidemie di peste suina africana hanno pesanti ripercussioni economiche per i Paesi colpiti.